Perché un settore dedicato al Benessere e alla Salute nelle Arti Marziali?
Tradizionalmente, in Oriente, il praticante di arti marziali non poteva trascurare anche il porre attenzione verso tutto ciò che portava e manteneva il suo equilibrio e la sua salute; per esempio, il samurai giapponese oltre ad “essere al servizio” conosceva bene la meditazione, l’erboristeria, praticava tecniche di massaggio e aggiustamento.
Questa idea di salute a 360 ° si è persa successivamente a vantaggio dell’aspetto fortemente agonistico che, seppur importante, non può essere univoco. E’ infatti fondamentale per chi pratica queste discipline avere una “cultura” verso la salute nel senso più ampio del termine e anche come addestramento verso la pratica, la concentrazione e l’armonia.
La conoscenza del valore energetico, della medicina orientale e dei meridiani, della cura del corpo, della ginnastica (taiso) e di discipline che anticamente venivano praticate come un’unica via che comprendeva arti marziali e di benessere, può portare il praticante di oggi ad avere tanti strumenti per mantenere la propria salute e abbracciare una visione più ampia della via che sceglie.
E’ Kyo Ken Jutsu l’ “Arte della Salute” dove ogni disciplina non è divisa ma è invece parte integrante di un modo di vivere, per la difesa e la marzialità ma anche per guarire e migliorarsi. Per esempio, gli stessi punti usati per mettere fuori combattimento l’avversario, possono essere usati anche per ripristinare la salute!
Ancora oggi in Giappone, il DOJO “luogo in cui si pratica la via” è uno spazio in cui possiamo vivere la nostra arte come via verso l’illuminazione e il miglioramento di noi stessi in costante volontà di crescita.
Con AICS promuoviamo quindi un’inversione di rotta verso la tradizione ma con l’attenzione continua al presente per essere praticanti di cultura, di salute e di volontà!
Stefania Gamberoni
